Intervistiamo Simona De Tullio sul Premio Internazionale di Danza San Nicola
Intervistiamo Simona De Tullio sul Premio Internazionale di Danza San Nicola
Dal 12 al 14 dicembre, a Bari si è svolto il Premio Internazionale di Danza San Nicola, un progetto artistico di Simona De Tullio per la promozione di giovani danzatori all’estero in compagnie e grandi accademie straniere.
Abbiamo intervistato l’ideatrice per saperne di più sul progetto e sui progetti per il 2016 dal Tanzartfestival in Germania e i prossimi spettacoli all’estero, nonché la partnership con una compagnia olandese per la produzione del nuovo spettacolo “Human beings…bee human”.
Mariasole De Pasquale (MDP): Come nasce questo progetto?
Simona De Tullio (SDT): Il progetto è nato sei anni fa da una semplice chiacchierata coi miei partner stranieri, compagnie e accademie che mi invitavano ad aiutare giovani danzatori ad andare all’estero e visitare le loro sedi per ampliare la loro formazione. Avendo questa chance ho pensato di dar vita a questo premio per coinvolgere più talenti possibili e aiutarli nel loro percorso professionale. È una grande soddisfazione affermare oggi dopo sei anni che l’obiettivo in parte è stato raggiunto, quando vedo che alcuni giovani vincitori di passate edizioni sono oggi all’estero in compagnie o grandi accademie, il premio è un trampolino di lancio, viene data una chance e poi sta al danzatore coglierla. Peculiarità del premio è la rete di partner esclusivamente internazionali, tutto ciò che ho costruito è stato frutto dei miei sforzi, della mia tenacia e dei miei azzardi, intraprendere un’attività del genere con una linea artistica cosi dura non è stato facile ma è ciò che caratterizza il premio.
(MDP): Qual è stato il segreto per giungere alla sesta edizione?
(SDT): La coerenza…..ho dato una linea al premio e quella è rimasta…Il premio è un momento alto per la danza in Puglia con iniziative collaterali che aprono lo sguardo sul mondo danza a 360°, non ho mai abbassato la guardia scendendo a compromessi o puntando il mirino più in basso, bisogna sempre puntare in su x poter salire gradino per gradino e offrire qualità e professionalità ed è con grande soddisfazione che anno dopo anno vedo crescere il livello dei danzatori in gara confermando il valore degli insegnanti pugliesi che sfornano ogni anno talenti nonostante la mancanza di spazi propriamente dedicati alla danza
(MDP): Qual è il valore aggiunto di organizzare a Bari un evento di portata internazionale?
(SDT): Il valore aggiunto è il ventaglio di opportunità lavorative che si offre ai giovani danzatori, le borse di studio aprono una strada verso il mondo della professione. Studiare alla H.J Foundation ad Amsterdam, nella Tanzcompagnie di Giessen o nella Florida Atlantic University o al Miami Dade College significa scoprire il mondo della professione, i ritmi, le regole, i sacrifici, capire qual è la propria strada confrontandosi con chi ha fatto di questa passione la propria vita. Uscire dalle logiche territoriali è l’unico modo per far crescere la danza e mettere in rete gli operatori abituandoli al confronto costruttivo.
(MDP): Perché è così importante promuovere la danza nel mondo dei giovanissimi?
(SDT): La danza è una professione come le altre, offre un panorama di sbocchi lavorativi che non vengono mai considerati. I giovani vanno educati alle professioni artistiche, promuovere la danza significa far capire che ci sono altre professioni ad essa legate che permettono di vivere rimanendo in quel mondo e facendo un percorso di crescita di un certo livello. Non tutti hanno le qualità e possibilità per diventare grandi danzatori, ma per tutto ciò che riguarda la danza bisogna essere degli essere umani di un certo livello ed è questo che io spesso cerco di far capire ai ragazzi…..dico sempre “si è in scena quello che si è nella vita”, un invito a essere veri e capire la fortuna che hanno.
(MDP): Cosa ti spinge ad andare avanti in un settore molto spesso in difficoltà?
(SDT): I miei sogni…….non penso di vedere un punto di arrivo nella mia carriera. Quest’anno sono dieci anni di compagnia, se dieci anni fa mi avessero detto che sarei riuscita a costruire tutto ciò non penso che ci avrei creduto e non riesco a immaginare in futuro che altro potrei fare. Questi dieci anni sicuramente mi hanno fatto scoprire tutti i problemi burocratici legati all’organizzazione di eventi e spettacoli, ma essendo ottimista dico che mi hanno fatto scoprire soprattutto il valore del lavoro in rete quando il progetto ha un peso artistico e imprenditoriale non indifferente. In dieci anni con le diverse amministrazioni il Premio San Nicola è sempre stato sostenuto e non posso non ringraziare il Comune di Bari, il Municipio II e la Regione Puglia per aver dato fiducia al lavoro della Breathing Art Company, in questi anni seguita anche dal Teatro Pubblico Pugliese.
Il lavoro paga sempre, l’Italia è un paese in cui se fai vieni criticato, se non fai vieni criticato…..l’importante è andare avanti, c’è sempre chi sta li a giudicare e condannare, la mia indole è differente e sono felice di sbagliare se questo mi fa migliorare, non smetterò mai di mettermi in discussione perché questo è lo spirito della mia compagnia, rischiare, fare, provarci, la compagnia è un’impresa e come tale si investe e si cresce, con grande indifferenza alle critiche di chi sta seduto e guarda senza fare.
Nel 2005 sono partita nella mia sede, ricordo ancora le prove in giro per la città, la prima sede piccolissima e fredda, poi sono arrivati gli spettacoli, le tappe italiane, il Tanzartfestival in Germania, la Biennale di Venezia, le rassegne, e poi nel 2015 New York con il suo calore e le sue promesse….Dieci anni intensi che mi hanno trasformato grazie soprattutto ad incontri importanti che ti cambiano come quello col coreografo Alonzo King, dell’Alonzo King Lines Ballet, compagnia di livello mondiale, incontro che mi ha cambiato come essere umano e artista…..ritrovarlo la scorsa estate ed essere invitata alle prove della compagnia a San Francisco per me ha significato realizzare un sogno…quindi i sogni si realizzano…dunque perché aver paura di sognare? nella peggiore delle ipotesi ci si ritrova ad aprire gli occhi nel proprio letto, ma non succede nulla di grave
(MDP): Quali saranno le prossime iniziative?
(SDT): In occasione dei 10 anni della compagnia sabato 12 dicembre ci sarà la settimana edizione della Rassegna Ai Confini del Corpo presso la Chiesa di Santa Teresa dei Maschi a Bari con le compagnie pugliesi (Astraballetto, Junior Dance Company, Liberdanza), il 19 e 20 dicembre continueranno le iniziative legate alla promozione con momenti performativi in giro per la città.
Il 2016 spero sia di nuovo puntato all’estero! la compagnia sarà impegnata nell’edizione 2016 del Tanzartfestival in Germania e altre tappe in attesa di conferme negli Stati Uniti e in Centro America, a cui si aggiunge partnership con compagnia olandese per produzione del nuovo spettacolo “Human beings…bee human”…..ci sarà sicuramente da fare ed è per questo motivo che sto lanciando tre nuovi appuntamenti il 19 dicembre:
-audizione per danzatrici-danzatori dai 18 anni in su per la compagnia;
-audizione per percorso professionale “Dalla sala alla scena” rivolto ai piu’ giovani di 15-16-17 anni;
-“Creative Breath”. percorso di ricerca coreografica rivolto a chi ha velleità creative.
Le audizioni programmate sono finalizzate all’inserimento do nuovi elementi in compagnia e all’ampliamento dell’organico al fine di poter fare sempre più e far sognare i giovani con noi. Possono prenotare audizione scrivendo a info@associazioneartcompany.com
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